L'indifferenza è il peso morto della storia.
Ogni movimento rivoluzionario è romantico, per definizione.
Spesso chi vuole consolare, essere affettuoso ecc. è in realtà il più feroce dei tormentatori. Anche nell'"affetto" bisogna essere soprattutto "intelligenti".
Ci vorrà pazienza ed io pazienza ne posseggo a tonnellate, a vagoni, a case.
Lasciamo cadere la parola tiranno: sostituiamola con quella di stupido: faremo del passato storia contemporanea.
Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti.
Il prossimo è troppo occupato coi propri delitti per accorgersi dei nostri.
La capacità di imparare a non reagire ai contenuti della mente come fossero realtà.
Nel paese senza tempo le parole non hanno importanza. Un giorno puoi dire t'odio, il giorno dopo t'amo; e non lo fai perché hai letto Catullo, al massimo perché hai visto Uomini e donne della De Filippi.
Conduciamo la nostra vita senza pensare alle conseguenze che essa potrebbe avere sul pianeta, sui nostri discendenti.
Più che per la repressione, soffro per il silenzio del mondo.
La tolleranza è sempre indifferente.
Nessuno notava che lei dormiva, che non era lì, che da due anni ormai non era più da nessuna parte.
Odio gli indifferenti anche per ciò che mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti.
Ignora la gente che dice "non puoi" o che cerca di scoraggiarti.
Quanto soffriamo per la gente che muore. Quanto siamo indifferenti a come vive.