Ho smesso di programmare il futuro. E' molto meglio ricominciare ogni giorno da zero.
Io non vivo né nel mio passato, né nel mio futuro. Possiedo soltanto il presente, ed è il presente che mi interessa. Se riuscirai a mantenerti sempre nel presente, sarai un uomo felice. La vita sarà una festa, un grande banchetto, perché è sempre e soltanto il momento che stiamo vivendo.
Che cosa si può, che cosa si deve fare di tutto il tempo che ci sta davanti, aperto e informe, lieve come una piuma nella sua libertà e pesante come il piombo nella sua incertezza?
La paura non è per ciò che è andato perso. Ciò che è andato perso è già murato in una parete. Ciò che è andato perso è già chiuso dietro porte sbarrate. La paura è per ciò che c'è ancora da perdere.
Ho reinventato il passato per vedere la bellezza del futuro.
È meglio che io guardi sempre avanti, al futuro, senza mai voltarmi indietro. Anche perché, se mi voltassi a guardare indietro, rischierei di andare a sbattere.
Non mi immergerò mai più nel mare di merda della letteratura.
Non sempre possiamo costruire il futuro della nostra giovinezza, ma possiamo costruire la nostra giovinezza per il futuro.
Il futuro ci tormenta, il passato ci trattiene, è per questo che il presente ci sfugge.
Non mi va di parlare del futuro, sono scaramantica, tremendamente superstiziosa. Ma vi assicuro che ho dei piani superprecisi.
In tre tempi si divide la vita: nel presente, passato e futuro. Di questi, il presente è brevissimo; il futuro, dubbioso: il passato, certo.