Sappiate scrivere, ma non leggere: non importa.
Mario Luzi, nella sua parabola esistenziale e poetica, ha confermato un'assoluta fedeltà a se stesso, anche in quella religiosità diffusa che per lui è sempre stata una vicinanza al cattolicesimo.
Per carità esci dalla virtualità.
Avere vissuto cose dolorosissime da piccolo ha influito sul resto della mia vita, rimane una traccia profonda.
Esaminare dunque, e poi avanti;esamino, al futuro, il futuroe rido con Dante nel serenoche non si turba mai.
Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che poi venga scoperto.
Scrivo, quindi sono.
In quel periodo scrivevo frasi così intelligenti che dopo qualche tempo, rileggendo, non le capivo più.
Chi difende il buon italiano non difende la pedanteria, né rifiuta le innovazioni: difende invece il buon senso, e accetta le novità.
Qualcuno ci sorveglia mentre scriviamo. La madre. Il maestro. Shakespeare. Dio.
Racconterò una mia storia, senza nulla dovere a nessun poeta che mi ha preceduto; su un carro solitario solcherò il cielo, con una barca tutta mia fenderò le onde.
Un uomo di ingegno mediocre crede di scrivere divinamente; uno di solido ingegno ritiene di scrivere passabilmente.
Scrivo perché mi piace scrivere. E mi piace scrivere perché facendolo mi sento vivere oltre che esistere.
Scrivere è una cosa dannata: ti tira fuori quella sincerità che non ti concedi nella vita.
Scrivere è un'attività per invalidi compiaciuti che sublimano nei libri la frustrazione di non riuscire a vivere.