È più facile scrivere un libro che venderlo.
Il mio studio è l'unico luogo in cui quando sono solo sono del tutto me stesso, che per questa ragione è una stanza sacra nella quale porto pochissime persone.
Le stanze cambiano forma secondo chi ospitano.
Come puoi chiamarli amici se non conoscono il proprio sentimento.
Tutti noi che lavoriamo nel mondo dei libri sappiamo che l'incontro fra un autore e i lettori è il miglior modo per vendere i propri libri.
Scrivere è un'articolazione raffinata del pensare.
Oggi è riflettendo, scrivendo, partecipando democraticamente all'elezione dei governanti che si può sperare di far evolvere intelligentemente le cose... insomma, con un'azione a lunghissimo termine.
Una donna deve avere soldi e una stanza suoi propri se vuole scrivere romanzi.
Racconterò una mia storia, senza nulla dovere a nessun poeta che mi ha preceduto; su un carro solitario solcherò il cielo, con una barca tutta mia fenderò le onde.
La politica non è una cattiva professione. Se hai successo hai molte gratificazioni, se cadi in disgrazia puoi sempre scrivere un libro.
Non scrivere mai per piacere al pubblico, ma per piacere a te.
Chi scrive per il suo tempo, disperi di sopravvivergli.
Per scrivere un bel libro sono necessarie tre cosa: il talento, l'arte e il mestiere; cioè la natura, l'operosità e l'abitudine.
La disattenzione è il modo più diffuso di leggere un libro, ma la maggior parte dei libri oggi non sono soltanto letti ma scritti con disattenzione.
Scrivere è un po' come fare i minatori di se stessi: si attinge a quello che si ha dentro, se si è sinceri non si bada al rischio di farsi crollare tutto addosso.