Il sogno è l'eco della nostra vita, ripercosso tra le vane ombre del nulla.
Un aforisma, una sentenza, una opinione, etc., valgono forse meno per quello che affermano o negano, quanto per lo stato d'animo che suppongono, o che ispirano, o che nascondono.
La presunzione dello sciocco è la punizione che egli infligge a se stesso; perché senza questa presunzione, potrebbe essere consapevole della propria sciocchezza e perciò divenire nell'atto stesso, intelligente.
Conoscere il passato, ricordare, è il solo modo di conoscere il presente, cioè se stessi.
Quando il nostro pensiero intuisce qualche verità nuovissima, ci sembra sempre che siamo ritornati in noi stessi sulle rive del nostro antico essere, che si sollevi il velario dell'oblio.
Beato chi da giovane sognò tali sogni che possa, da vecchio, seguitare a sognarli.
I sogni si realizzano; senza questa possibilità, la natura non c'inciterebbe a farne.
Se sognare un poco è pericoloso, la sua cura non è sognare meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo.
I nostri sogni e desideri cambiano il mondo.
Si sa che la fabbrica dei sogni spesso interra le sue fondamenta fra i tritumi della veglia o del passato.
Bisogna camminare nella direzione dei nostri sogni, altrimenti perdiamo l'incanto della vita.
La grandezza nella vita sta nella grandezza del Sogno in cui si è deciso di credere.
Il sogno è un fenomeno psichico pienamente valido e precisamente l'appagamento di un desiderio.
Quelli che sognano di giorno sono consapevoli di tante cose che sfuggono a quelli che sognano solo di notte.