Togliere le catene agli schiavi è facile, ma liberarli è difficile.
L'amore è un allucinogeno che può farci vedere una musa in una manza e un'aquila in una gallina.
Gli occhi? Si dice che siano lo specchio dell'anima; ma, se si pensa alla falsità dei rapporti umani, se ne deve dedurre che essi servano più per spiare gli altri che per rivelare se stessi.
Per una mente filosofica l'uccellino che pigola nel nido perché ha fame è più eloquente dei libri di un Hegel o di un Heidegger.
O si crede o si pensa, non c'è altra via. Quelli che credono fanno bene ad andare in chiesa, ma quelli che pensano non possono accontentarsi di prediche e di verità preconfezionate.
Il mondo è un condominio tra la malvagità e la pazzia: l'una regna e l'altra comanda.
La schiavitù umana ha toccato il punto culminante alla nostra epoca sotto forma di lavoro liberamente salariato.
Dello schiavo, che è uno strumento vivente, bisogna aver cura nella misura in cui è buono al lavoro.
Quello che tu chiami schiavo pensa che è nato come te, gode dello stesso cielo, respira la stessa aria, vive e muore, come viviamo e moriamo noi. Puoi vederlo libero cittadino ed egli può vederti schiavo.
La vera schiavitù è la condanna all'astensione.
Lo schiavo che ama la sua vita da schiavo ha una vita da schiavo?
I peggiori sostenitori della schiavitù sono coloro che trattano bene gli schiavi.
Un capo, una persona, significano un padrone e milioni di schiavi.
Lo schiavo è quello che aspetta qualcuno a liberarlo.
Non è una vergogna essere schiavi: è una vergogna avere schiavi.
La schiavitù non è altro che lo sfruttamento esercitato da alcuni sul forzato lavoro delle folle.