Togliere le catene agli schiavi è facile, ma liberarli è difficile.
La nostra vita è una corsa a ostacoli e il traguardo è la tomba.
Ho sempre il sospetto che quelli che si riempiono la bocca di cultura siano dei ciarlatani. Le Muse sono discrete e non amano il proscenio.
O si crede o si pensa, non c'è altra via. Quelli che credono fanno bene ad andare in chiesa, ma quelli che pensano non possono accontentarsi di prediche e di verità preconfezionate.
È pura cecità considerare l'uomo qualche cosa di completamente avulso dal resto del regno animale. L'antropocentrismo lasciamolo alle sacrestie.
Il congiuntivo è l'indicativo dello scettico.
Alla schiavitù più pulita è preferibile la morte più sozza.
La schiavitù umana ha toccato il punto culminante alla nostra epoca sotto forma di lavoro liberamente salariato.
Lo schiavo che ama la sua vita da schiavo ha una vita da schiavo?
Lo schiavo inizia col chiedere giustizia e finisce col volere portare una corona. A sua volta, deve dominare.
Ogni schiavo reca nella sua mano il potere di sopprimere la sua cattività.
Ogni re deriva da una stirpe di schiavi ed ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati.
Rifiutando il concetto di schiavitù umana si arriva, per onestà intellettuale, ad ammettere anche l'ingiustizia della schiavitù nei riguardi degli animali.
Dello schiavo, che è uno strumento vivente, bisogna aver cura nella misura in cui è buono al lavoro.
Un capo, una persona, significano un padrone e milioni di schiavi.
La libertà non è che una possibilità di essere migliori, mentre la schiavitù è certezza di essere peggiori.