Sfortuna. Il tipo di fortuna che non manca mai.
Barba. I peli che abitualmente si tagliano coloro che giustamente detestano l'assurda usanza cinese di radersi il capo.
Mendicante. Una calamità escogitata appositamente per far soffrire il ricco.
Linguista. Persona che sa teorizzare sulle lingue degli altri assai più di quanto sappia usare la sua.
Prudente. Chi crede al dieci per cento di ciò che sente, a un quarto di ciò che legge e alla metà di ciò che vede.
Pazzo. Chi ha il vizio di credere che tutti gli altri siano tali.
Non è felice quello a cui la fortuna non può dare di più, ma quello al quale non può togliere nulla.
Se tu abbia un amico, o solo uno che tale si dice, te lo chiarirà la sventura.
Non c'è vergogna a protestare contro la cattiva sorte.
Conosco un ciclista di Rovigo così sfortunato che quando stava per battere il record dell'ora di Moser e' scattata l'ora legale.
Io ho avuto la sfortuna di trovare sulla mia strada Merckx.
Egli è così sfortunato che incorre in incidenti che sono iniziati ad accadere a qualcun altro.
Ma sai cos'è la sfiga? Chi manifesta al G8 e poi finisce a terra con un colpo in testa! E sai cos'è uno sbirro? Chi viene assolto in piazza con la divisa anche se poi gli parte un colpo!
È difficile rimettere insieme ciò che la fortuna ha spezzato.
Per raggiungere la serenità interiore, è bene non trascurare quel che c'è di favorevole e di buono negli avvenimenti che ci capitano contro la nostra volontà, oscurando e bilanciando il peggio con il meglio.
Siate certo che, qualunque sia la sventura che mi perseguita, io posso anche cedere alle circostanze, ma non consentirò mai ad una cosa indegna di me. È nella sventura che si capisce meglio ciò che si è.