Pazienza. Forma minore di disperazione, travestita da nobile virtù.
Dovere: ciò che ci sospinge inflessibilmente nella direzione del profitto, lungo la linea del desiderio.
Prossimo: uno che ci è stato imposto di amare come noi stessi e che fa di tutto per farci disubbidire.
Disprezzo. Il sentimento che prova un uomo prudente nei confronti di un nemico in posizione troppo temibile per poter essere attaccato direttamente senza pericolo.
Volubilità. Reiterata sazietà di un affetto incostante.
Rumore. Un puzzo che disturba l'orecchio ovvero una musica non addomesticata. È comunque il prodotto principale e il segno distintivo della nostra civiltà.
L'autentica pazienza può svilupparsi solo quando si è raggiunta una certa capacità di controllo sulla propria ira.
La pazienza è una vera, segreta ricchezza.
Niente mi fa perdere la pazienza più di chi ne ha troppa.
Un ipocrita è un paziente nella doppia accezione del termine. Calcola un trionfo e sopporta un supplizio.
Non c'è nulla di più forte di quei due combattenti là: tempo e pazienza.
Abbisognava portari pacienza con 'sta genti che usava parlari a cuda di porco, 'ntorciuniata, mai 'n forma esplicita.
I periodi torbidi e avversi in genere portano maggiore beneficio di quelli apparentemente vivi e prosperi. Occorre aver pazienza, non esercitare la ragione. Bisogna spingere le radici più in profondità, non scuotere i rami.
Chi ha pazienza in ogni loco non fa poco.
È esser tutto fantasia, passione, e tutto desiderio, adorazione, esser dovere, rispetto, umiltà, esser pazienza ed impazienza insieme, castità, sofferenza, obbedienza.
Per quanto una situazione possa sembrare disperata, c'è sempre una possibilità di soluzione. Quando tutto attorno è buio non c'è altro da fare che aspettare tranquilli che gli occhi si abituino all'oscurità.