Sentimento. Fratellastro malaticcio del pensiero.
Principe. Un giovin signore che offre il suo amore alle contadine nelle storie romantiche e alle mogli dei suoi amici nella vita.
Genuino. Autentico, sincero, come una genuina contraffazione, una genuina ipocrisia, eccetera.
Mascalzone. Gentiluomo alla rovescia, le cui qualità sono state accuratamente messe in mostra come le ciliege al mercato, e cioè con le più belle in alto e bene in vista, mentre poi qualcuno commette l'errore di aprire la cassetta dalla parte sbagliata.
Abuso. Si parla di abuso di potere quando l'autorità viene esercitata in modo a noi sgradito.
Dittatore. Capo di una nazione che preferisce la pestilenza del dispotismo alla peste dell'anarchia.
Ci sono idee e sentimenti che si possono esprimere soltanto nella propria lingua, e con un ascoltatore in grado di capire.
Chi si fa vanto de' suoi cattivi sentimenti cerca con quelli di nascondere i pessimi.
In fatto di sentimento l'intensità è tutto, il contenuto è nulla.
Il valore di un sentimento è la somma dei sacrifici che si è disposti a fare per esso.
Dopo un grande dolore, arriva un sentimento formale.
Il sentimento non abbisogna di luce come il ragionamento, ma lo supera in potenza.
Ogni uomo sente per istinto che tutti i bei sentimenti nel mondo pesano meno che una singola azione d'amore.
Negare i sentimenti è come guardare il cielo con gli occhi chiusi.
Chi snatura le parole, snatura la realtà degrada ogni possibile naturalezza dei sentimenti.
Contro i sentimenti siamo disarmati, poiché esistono e basta, e sfuggono a qualunque censura.