Presunzione. Il rispetto di se stessi in coloro che non ci piacciono.
Naso. L'estremo avamposto della faccia. Si sa che il naso raggiunge il massimo della felicità quando può ficcarsi negli affari altrui.
Compromesso. Sistemazione di un conflitto tra interessi diversi tale che dà a ciascuno dei contendenti la soddisfazione di pensare di aver avuto ciò che non gli spettava e di non essere stato privato di nulla tranne che di ciò che gli era dovuto.
Prossimo: uno che ci è stato imposto di amare come noi stessi e che fa di tutto per farci disubbidire.
Tesoro. Lo diciamo della persona di sesso opposto quando incomincia a rivelarsi una gran seccatura.
Abbondanza. Condizione che permette di rifiutare, grazie alla Provvidenza, l'elemosina al povero.
Nel coltivare sé stessi, non esiste la parola "fine". Chi si ritiene completo, in realtà, ha voltato le spalle alla Via.
La nostra presunzione è tale che vorremmo essere conosciuti dal mondo intero e anche da quelli che verranno quando non ci saremo più. Ma siamo così vani che la stima di cinque o sei persone attorno a noi ci fa piacere e ci soddisfa.
Siamo talmente presuntuosi che vorremmo essere conosciuti da tutta la terra, anche dalla gente che verrà quando non ci saremo più.
Le idee generali e la gran presunzione sono sempre sul punto di causare enormi danni.
Ho venti difetti, ma la presunzione non è fra questi venti.
Se la presunzione è un difetto, la timidezza lo è pure.
Non ho mai pietà dei presuntuosi, perché penso che portano con sé il loro conforto.
Come si fa a credere che Dio esiste? E come si fa a credere che non esiste? Sia il credente che il non credente sono due presuntuosi. Non a caso presumono.
Pretendere di essere amati è la presunzione più grande.