La frase di Ambrogio Bazzero suggerisce una profonda connessione tra l'amor e il dialogo spirituale. Essa implica che la capacità umana di amare in modo sincero, senza condizioni o limiti egoistici, è strettamente connessa alla nostra facoltà interiore per conversazione diretta col divino attraverso le preghiere vere ed autentiche. Queste due forme d'espressione dell'anima - l'amore e la pietas religiosa – si rafforzano a vicenda, creando un circolo virtuoso di crescita spirituale personale che arricchisce non solo il rapporto con gli altri ma anche quella più intimo col sacro. In tal senso è possibile vedere come una genuina pratica dell'amore verso le persone e i mondi circostanti può aprire la strada a un approfondimento della fede personale, rafforzando così il legame interiore con l'infinito.