La libertà di ciascuno ha per limiti logici la libertà degli altri.
C'è un'età, l'estrema giovinezza, in cui si ama il sesso; una donna ama un uomo, un uomo ama una donna come si prende una bevanda perché si ha sete. Soltanto più tardi si sceglie, si ama la persona, lui perché è lui, lei perché è lei.
L'amore è tutto in colui che ama, l'amato non è che un pretesto.
Con l'immaginazione si può sempre adorare una donna, non è altrettanto facile amarla.
La fedeltà è una virtù da cui vogliamo essere esonerati, ma da cui difficilmente esoneriamo gli altri.
Credo a un saggio soltanto quando gli ho sentito dire tre volte "dubito" e due volte "non so".
Io so questo: che chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene.
Credo che la libertà sia uno dei beni che gli uomini dovrebbero apprezzare di più. La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.
Non v'ha cosa che tanto noccia alla pubblica libertà quanto l'intiepidir la virtù nel cuore dei cittadini.
Una libertà imposta è peggio della schiavitù.
Credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere.
Non si deve permettere agli uomini liberi di prendersi troppe libertà.
Se si elimina la libertà di parola, le facoltà creative inaridiscono.
Non sono contro nessuno. Sono solo a favore della libertà.
Pensate quel che una donna deve immolare quando ama. Libertà, tranquillità, attraenti moti di un'anima libera, civetteria, spassi, piaceri: vi perde tutto.
Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto, porto su di me le cicatrici come fossero medaglie, so che la libertà ha un prezzo alto, alto quanto quello della schiavitù.