Non so dove vada la mia strada, ma cammino meglio quando la mia mano stringe la tua.

Alfred de Musset
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La nostra interpretazione

Le parole esprimono la condizione di chi non ha certezze sul proprio futuro, ma trova un orientamento profondo nella presenza di una persona amata. L’incertezza sul cammino non viene negata né minimizzata: la vita rimane imprevedibile, la destinazione finale sconosciuta. Eppure, in mezzo a questo smarrimento, esiste una forma di sicurezza diversa dalle solite: non riguarda il luogo in cui si arriverà, ma il modo in cui si affronta il viaggio. La mano dell’altro, stretta con fiducia, diventa ciò che rende il passo più stabile, la marcia più sicura e persino più serena. L’attenzione si sposta dal bisogno di controllo al valore della relazione. Non è importante avere un piano perfetto, ma sapere di non essere soli. È una dichiarazione di amore che coincide con una dichiarazione di fiducia: l’altro non è solo oggetto di sentimento, ma compagno di cammino. La vicinanza affettiva trasforma la paura in coraggio e la confusione in possibilità, facendo del legame un punto fermo in un mondo incerto.

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