Il coraggio uno non se lo può dare.
Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante.
Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi; ma, in primo luogo, era molto affaticato: secondariamente aveva già date tutte le disposizioni necessarie, e stabilito ciò che dovesse fare, la mattina.
Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza.
Non si può spiegare quanto sia grande l'autorità di un dotto di professione, allorché vuol dimostrare agli altri le cose di cui sono già persuasi.
La ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia soltanto dell'uno e dell'altra.
Le persone coraggiose e di carattere riescono sempre sospette agli altri.
Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola.
I vigliacchi muoiono molte volte innanzi di morire; mentre i coraggiosi provano il gusto della morte una volta sola.
Il coraggio, non è semplicemente una delle virtù, ma la forma di ogni virtù quando giunge alla prova, vale a dire, nel punto della più alta realtà.
Il coraggio disdegna essere guidato dalla viltà.
Al mondo non c'è coraggio e non c'è paura, ci sono solo coscienza e incoscienza. La coscienza è paura, l'incoscienza è coraggio.
Senza un po' di coraggio non si può scrivere nemmeno un'osservazione sensata su se stessi.
Il diamante prezioso, racchiuso con dieci sbarre di ferro in uno scrigno, è il coraggio in un cuor leale.
È la forza della vita che ti insegna a non mollare mai, anche quando sei sul punto di dire basta.
Chi non ha abbastanza coraggio di correre dei rischi non compirà nulla nella vita.