È con i cattivi sentimenti che si fanno i buoni romanzi.
La costanza è contraria alla natura, contraria alla vita. Le uniche persone assolutamente costanti sono i morti.
L'esperienza insegna solo l'insegnabile.
La "volontà d'ordine" può trasformare in tiranno chi voleva solamente spazzar via la confusione. La bellezza dell'ordine serve di giustificazione al dispotismo.
Noi sappiamo che la bontà dei fini non giustifica l'uso dei mezzi cattivi. Ma che dire delle situazioni così frequenti oggi, in cui mezzi buoni danno risultati finali che si rivelano cattivi?
L'equivalente politico di una teoria scientifica o di un sistema filosofico compiuto è la dittatura totalitaria.
Il valore di un sentimento è la somma dei sacrifici che si è disposti a fare per esso.
Non è così facile liberarsi dai sentimenti come dalle idee: queste vanno e vengono, ma i sentimenti rimangono.
Sensazioni, sentimenti, intuiti, fantasie, tutte queste cose sono personali e, se non per simboli e di seconda mano, incomunicabili.
Chi si fa vanto de' suoi cattivi sentimenti cerca con quelli di nascondere i pessimi.
Una punta di benevola malizia e di umorismo verso quelli che amiamo fa sì che i nostri sentimenti per loro non diventino stantii.
È difficile per una donna definire i propri sentimenti in un linguaggio che è principalmente fatto da uomini per esprimere i loro.
Il sentimento è la misura della nostra sensibilità; la vera origine del vero, del buono, del bello!
Dopo un grande dolore, arriva un sentimento formale.
Il sentimento non abbisogna di luce come il ragionamento, ma lo supera in potenza.
I sentimenti nascono, vivono, durano nel tempo, a volte per sempre. Oppure muoiono, per altri sentimenti diversi e più grandi.