Non sono mai stato comunista, ma se lo fossi stato non me ne vergognerei.
Il razzismo é una strana malattia che colpisce i bianchi ma fa fuori i neri.
Il nazionalismo è una malattia infantile; è il morbillo dell'umanità.
Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile eppure è la cosa più preziosa che abbiamo.
Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.
La nostra morte non è una fine se possiamo vivere nei nostri figli e nella giovane generazione. Perché essi sono noi: i nostri corpi non sono che le foglie appassite sull'albero della vita.
Per noi in Russia, il comunismo è un cane morto, mentre, per molte persone in occidente è ancora un leone vivente.
Credo che l'istituzione mussoliniana di una terza via in alternativa al comunismo sia ancora attualissima.
Nel cuore del comunismo c'è la menzogna. La menzogna centrale, assiomatica: un regno di giustizia, una fratellanza senza classi, una liberazione dalla servitù qui e ora. In questo mondo. È questa la grande menzogna. La corruzione e il tradimento sistematici della speranza umana.
L'Europa in cui siamo costretti a vivere è un'Europa profondamente comunista, livellata verso il basso, che impedisce lo sviluppo delle singole nazioni.
Il comunismo è l'oppio degli intellettuali; privo di cura allo stesso modo in cui una ghigliottina può essere detta una cura per la forfora.
Il comunismo è il potere sovietico più l'elettrificazione di tutto il paese.
Il comunista è colui che è dalla parte di chi lavora.
Il comunismo per me è per un terzo pratica e per due terzi spiegazione.
Il comunismo è uno di quei miraggi che non si possono realizzare e non si realizzeranno mai, neppure se attuato con la violenza e mantenuto con la forza.
I comunisti possono riassumere le loro teorie in questa proposta: abolizione della proprietà privata.