La coerenza è merce rara.
Gli italiani non sono culturalmente interessati alla politica, che è una cosa seria: meglio che parlino di sederi e di tette.
Saggia ed equilibrata ma nel delirio più totale di egocentrismo e narcisismo.
Niente della tv passerà alla storia e tanto meno noi: dovremmo prenderci sempre meno sul serio.
Sono una persona leale e coraggiosa, un vero cane sciolto, senza benefattori personali.
Spesso ci sono dei fan ai quali chiedo per favore di non essere più miei fan. Dico: "Mi faccia una gentilezza, io non sono la persona che lei pensa, tifi per qualcun altro".
E ogni volta che non sono coerente, ogni volta che non è importante, ogni volta che qualcuno si preoccupa per me... ogni volta che non c'è, proprio quando la stavo cercando... Ogni volta, ogni volta quando...
Mi contraddico facilmente, ma lo faccio così spesso che questo fa di me una persona coerente.
Il critico coglie nel segno con argomenti assurdi e prende cantonate con ragionamenti coerenti. La grande critica d'arte è un abuso efficace della ragione.
Negli uomini, non esiste veramente che una sola coerenza: quella delle loro contraddizioni.
In politica chi cambia, chi non è coerente, viene considerato un fine politico. Io non sono un fine politico, sono un rivoluzionario in politica, politicamente scorretto. E me ne vanto.
L'ultima cosa che mi preoccupa è di essere coerente con me stesso.
Né la contraddizione è indice di falsità né la coerenza è segno di verità.
Essere coerenti non è obbligatorio, ma confrontarsi con il problema sì.
L'ho cercata, l'ho pagata: se la chiamano coerenza questa cosa ha un prezzo fisso, non potevo farne senza.
Vorrei dire ai diligenti lettori dei miei scritti e agli altri che vi fossero interessati che non mi curo affatto di apparire coerente. Nella mia ricerca della Verità, ho abbandonato molte idee e imparato molte cose nuove.