49 frasi, citazioni, aforismi
In un istante le si rivelò nella sua completezza la portata del suo stesso inganno, e si domandò atterrita come avesse potuto incubare per tanto tempo e con tanta sevizia una simile chimera nel cuore.
Nella vita non c'è luogo più triste di un letto vuoto.
La saggezza ci arriva quando non ci serve più.
Si può essere innamorati di diverse persone per volta, e di tutte con lo stesso dolore, senza tradirne nessuna, il cuore ha più stanze di un casinò.
Forse Dio vuole che tu conosca molte persone sbagliate prima di conoscere la persona giusta, in modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia esserne grato.
Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l'avrai mai.
La fama è una signora molto grassa che non dorme con te, ma quando ti svegli è sempre lì a guardarti ai piedi del letto.
Se sapessi che oggi è l'ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima.
Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce.
Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali.
L'autista mi avvertì: Attenzione, professore, in quella casa ammazzano. Gli risposi: Se è per amore non importa.
Nessuna persona merita le tue lacrime, e chi le merita sicuramente non ti farà piangere.
Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi "ti amo" e non darei scioccamente per scontato che già lo sai.
Tieni chi ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro, amali e trattali bene, trova il tempo per dirgli "mi spiace", "perdonami", "per favore", "grazie" e tutte le parole d'amore che conosci.
C'era una stella sola e limpida nel cielo colore di rose, un battello lanciò un addio sconsolato, e sentii in gola il nodo gordiano di tutti gli amori che avrebbero potuto essere e non erano stati.
La saggezza ci viene quando non serve più a nulla.
Girava dappertutto chiedendo elemosine con un piattino di rame. Gli davano molto, ma lui voleva di più, perché il tempio doveva avere una campana i cui rintocchi riportassero a galla gli annegati. Supplicò tanto, che perse la voce. Le sue ossa cominciarono a riempirsi di rumori.
Perché avevano vissuto insieme quanto bastava per accorgersi che l'amore era amore in qualsiasi tempo e in qualsiasi parte.
e constatavamo per l'ennesima volta che chi non canta non può neppure immaginare cosa sia la felicità di cantare.
L'ebbrezza del potere cominciò a decomporsi in raffiche di disagio.