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La religione è la coscienza di sé e la consapevolezza del proprio valore dell'uomo, il quale o non ha ancora acquistato la propria autonomia o l'ha già perduta.
Se siamo in grado di raggiungere una comprensione di ciò che siamo realmente, non c'è rimedio migliore per eliminare ogni dolore. Questa è l'essenza di tutte le pratiche spirituali.
Pur con la consapevolezza della Morte, possiede la forza per osare molto di più, per spingersi molto più lontano nelle conquiste quotidiane, visto che non ha niente da perdere, visto che la Morte è inevitabile.
La migliore salute è quella di non sentirsi in salute.
Il segreto consiste nel dare un ruolo di primo piano alla verità nella consapevolezza quotidiana.
I passi devono essere eseguiti non come esercizio, ma come un modo di riconoscere il potere.
L'oceano è salato mentre anneghi e, anche sapendolo, sei annegato lo stesso?
La sola innocenza possibile è quella che ti fa scordare la terribilità della morte perché è anch'essa un atto della tua vita.
Un'altra persona può suggerirci: questa è l'ora più bella della tua vita, ma potrebbe mentire e il fatto stesso che ce lo dica già ci introduce al rimpianto, al pensiero che quest'ora svanirà, che stiamo per perderla.
La consapevolezza è l'autocoscienza esplicitabile condivisa e una forma più esclusiva e personale di coscienza, detta da qualcuno coscienza fenomenica.
La coscienza è quella vocina interiore che ci avverte, quando meno ce lo aspettiamo, che qualcuno ci sta guardando.
L'altrui lode deve seguirci spontaneamente; noi dobbiamo occuparci soltanto della cura della nostra anima.
Poche sensazioni possono essere così stimolanti e incutere, allo stesso tempo, tanta paura quanto la consapevolezza di essere oggetto dell'amore di un altro, perché se non si è assolutamente sicuri delle proprie virtù, si giudica l'affetto che si riceve come un grande dono immeritato.
Per un momento, hai visto la tua vita negli occhi. Con certezza, quasi con tranquillità. Come accade soltanto mentre arrampichi sulla scogliera assolata dei trent'anni, in certi attimi di presente intenso, totale.
Il vero avversario è dentro se stessi. In questo sta la chiave per capire il segreto della vita.
Noi uomini siamo brutta gente. Siamo bambini, ci stufiamo, e non abbiamo manco il coraggio di provare a cambiare le cose.
Quando siete inconsapevoli, la mente riceve passivamente il flusso costante di input proveniente dal mondo, le reazioni sono minime e non c'è alcuna forma di creatività.
Noi non partiamo da un esagerato ottimismo sulla natura dell'uomo: noi crediamo alla sua imperfezione, sappiamo della sua corruttela originaria, viviamo anche noi nel peccato.
Ognuno ha i suoi momenti di felicità: si tratta semplicemente di moltiplicare la consapevolezza e le opportunità.
Se parti dalla consapevolezza che la meta è un capolinea, tutto il resto diventa spietatamente chiaro. Non vale la pena affannarsi, la natura va avanti benissimo senza di te, di te se ne fotte.