347 frasi, citazioni, aforismi
I desideri sono come i gradi di una scala che quanto più tu la sali e tanto meno contento ti trovi.
I giornalisti sono scrittori, come gl'imbianchini sono pittori.
I giudizi che diamo degli altri dicono ciò che siamo noi stessi.
I guai della vita sono un po' come gli astri del cielo: quando l'uno tramonta, l'altro spunta.
I mali si vedono facilmente da tutti; le cagioni da pochissimi; i rimedii quasi da nessuno.
I novantanove centesimi della critica che si fa tra gli uomini non nasce già dall'amore del vero, ma da presunzione, arroganza, acrimonia, litigiosità, astio gelosia.
I più grandi spiriti fanno in sé stessi lo più grandi scoperte.
Il buon senso vale a non fare spropositi; ma non vale a scoprire o inventar qualche cosa.
Il discorso d'infinite persone è formato di parole simili a monete false, adulterate, o corrose: non hanno mai il valore che mostrano d'avere e che dovrebbero avere.
Il filosofo rimane confuso, vedendo quanti mali bisogna tollerare, e quanti talvolta favorire, perché il male non cresca fuor di misura.
Il frutto che più lento matura è l'anima dell'uomo.
Il meschino di animo, quanto più si circonderà di pompa, tanto più parrà meschino.
Il mondo non si giudica bene se non da chi, dopo esservi stato in mezzo, se ne apparta.
Il paese di più incerti confini che sia nel mondo è quello della umana stoltezza.
Il pessimismo è un tristo compagno; ma spesso ci guarda, o ci libera, da altri compagni, anche più tristi.
Il primo dovere del galantuomo sarà di non fare il male; il secondo, di non lasciarsi sopraffare e maltrattare. Che serve che uno sia galantuomo, se il primo furfante a cui s'abbatte se lo può mettere sotto i piedi?
Il primo dovere di un uomo d'ingegno si è di non far lega con gl'imbecilli.
Il primo miracolo della generosità è di riconoscere e confessare il proprio torto.
Il rigore è spesso necessario; la crudeltà è sempre superflua.
Il saggio sdegna, non di ridere, ma di deridere.