522 frasi, citazioni, aforismi
Nessuno si è mai veramente sentito felice nel presente, a meno che non fosse ubriaco.
L'unica via sicura per conservare il proprio onore è comportarsi in modo da essere ritenuti degni di rispetto, restare fedeli nelle parole e nelle azioni all'autentica rettitudine.
La cortesia è il tacito accordo di ignorare reciprocamente la misera statura morale e intellettuale, e di non rinfacciarsela a vicenda in modo che si evidenzi meno facilmente, a vantaggio di entrambi.
Si fa un bel guadagno a sacrificare il piacere al fine di evitare il dolore.
Il sapiente non è colui che conosce gli inesistenti valori assoluti, ma colui che conosce questo relativo più utile, più conveniente e più opportuno, e lo sa attuare e fare attuare.
Si può essere saggio solo alla condizione di vivere in un mondo di stolti.
Gli scopi egoistici sono gli unici sui quali si possa contare con sicurezza.
Un'apparizione di spiriti è innanzitutto e immediatamente null'altro se non una visione nel cervello del veggente.
Lo stile è la fisionomia dello spirito.
Come la negligenza nel vestire rivela disprezzo per la società nella quale si va, così lo stile affrettato, trascurato, cattivo rivela un offensivo disprezzo per il lettore, il quale poi lo ripaga giustamente non leggendo.
Può capitare che già poco tempo dopo noi rimpiangiamo la morte dei nostri nemici e oppositori quasi come quella dei nostri amici: quando sentiamo la loro mancanza come testimoni dei nostri splendidi successi.
Il talento colpisce un bersaglio che nessun altro può colpire; il genio colpisce un bersaglio che nessun altro può vedere.
L'uomo ordinario non si preoccupa di altro che di come passare il tempo, l'uomo di talento di come impiegarlo.
Se i greci realmente non davano alle donne il permesso di assistere agli spettacoli teatrali, fecero bene, almeno nei loro teatri si sarà potuto sentire qualche cosa.
Con certe persone vale più essere traditi che diffidare.
Il caso sa l'arte regale di metter bene in chiaro che, in confronto col suo grazioso favore, ogni merito è impotente e senza valore.
È un'anima vile quella che, non appena le nubi si addensano o anche soltanto si mostrano all'orizzonte, si rannicchia, si perde d'animo e si lamenta.
È giunta l'ora di porre fine in Europa alla concezione ebraica della natura, almeno riguardo agli animali, e di riconoscere, risparmiare e rispettare in quanto tale l'eterna essenza, che, come in noi, vive anche in tutti gli animali.
È fuori di dubbio che le dottrine della fede basate sull'autorità, sul miracolo e sulla rivelazione, sono un ripiego unicamente adatto all'infanzia dell'umanità.
Wieland considera una disgrazia l'esser nati tedeschi: Burger, Mozart, Beethoven, ed altri ancora gli avrebbero dato ragione, e io pure.