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Non c'è nessuno così ricco che non abbia bisogno di ricevere, nessuno così povero che non abbia qualcosa da dare.
La povertà è il solo lusso delle persone oneste.
Povero non è chi possiede poco, ma chi desidera di più.
La felicità non viene dal possedere un gran numero di cose, ma deriva dall'orgoglio del lavoro che si fa; la povertà si può vincere con un sistema costruttivo ed è di fondamentale importanza combattere l'ingiustizia anche a costo della propria vita.
La povertà non porta infelicità, porta decadimento.
La vera tragedia dei poveri è che non si possono permettere altro che l'abnegazione. I bei peccati, come tutte le cose belle, sono privilegio dei ricchi.
Non bisogna mai disprezzare i poveri, perché questo disprezzo ricade su Dio.
La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli; quella dei ricchi dai loro genitori.
La povertà più grande che c'è nel mondo non è la mancanza di cibo ma quella d'amore. C'è la povertà della gente che non è soddisfatta da ciò che ha, che non è capace di soffrire, che si abbandona alla disperazione. La povertà di cuore spesso è più difficile da combattere e sconfiggere.
Essere poveri è il meno. È l'esser conosciuti come poveri, che fa male.
È assai sorprendente che le ricchezze degli uomini di Chiesa si siano originate dai principî di povertà.
Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare.
Quando si pensa essere sì pochi che godono o per meglio dire monopolizzano i benefici della società incivilita e che tanti sono i sofferenti, non si può fare a meno di dubitare: se veramente la classe povera ritrae molto profitto dalla civiltà presente.
Osa cose straordinarie, trionfa in gloria, anche se screziato dall'insuccesso, piuttosto che schierarti tra i poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nell'indistinto crepuscolo che non conosce vittorie e sconfitte.
E' facile avere dei principi quando sei ricco. La cosa importante è avere dei principi quando sei povero.
Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Tutte le migliaia di poveri che sono morti da noi, alla fine hanno avuto la gioia di un biglietto per San Pietro.
Per ogni povero che impallidisce di fame, c'è un ricco che impallidisce di paura.
Nessuno di noi è povero se non desidera il superfluo e possiede il necessario, che per natura è assai poco.
Quando il povero dona al ricco, il Diavolo se ne ride.