499 frasi, citazioni, aforismi
E' un bene a volte fallire; tentare ma fallire: non c'è niente di ignobile in questo!
Il divorzio è, nel migliore dei casi, un fallimento, e ci interessa molto più curare la sua causa che eliminare i suoi difetti.
Il successo è la capacità di passare da un fallimento all'altro senza perdere l'entusiasmo.
Forse per me è molto meglio non volere niente. Così almeno se non riesco o qualcosa va storto, almeno non ci resto male.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.
Ti hanno messo in testa che devi essere il primo in ogni cosa altrimenti sei un fallito. Be' cancella tutto, la vita è un'altra cosa.
La paura dei fallimento o del successo è unica è sempre uguale. Entrambi sono la paura di esporre. Non la nostra forza, ma la nostra debolezza.
Nessuno accetta il caso come causa del proprio successo, ma solo del proprio fallimento.
Il debole, quando vuole imitare il potente, va in rovina.
Il fallimento è solo l'opportunità di cominciare di nuovo con più consapevolezza.
Il fallimento non è un singolo cataclisma. Non fallisci nottetempo. Il fallimento è invece alcuni errori di giudizio, ripetuti ogni giorno.
Il solo esente da fallimento è colui che non compie sforzi.
Chiunque ha le qualità per eccellere almeno in una cosa. Semplicemente non riesce a tirarle fuori. Perché nelle mani di persone che non capiscono nulla finisce col distruggerle, queste qualità. Per questo la maggior parte delle persone non ottiene granché.
Lavoro male se obbedisco.
Hai fallito perché quello che avevi era il sogno sbagliato.
La linea che separa il successo dal fallimento si chiama 'Non avevo tempo'.
Il mondo è diviso in due categorie: falliti e sconosciuti.
Gli uomini che provano a fare qualcosa e falliscono sono infinitamente meglio di coloro che provano a non far niente e hanno successo.
Il comunismo è sempre fallito, e sempre fallirà, perché interferisce con il Grande Fine, ovvero il completo sviluppo e la completa evoluzione e realizzazione dell'anima individuale.
Entro la fine del XX° secolo, i "liberali" si sono ancora una volta screditati, al punto che sono tornati a chiamarsi "progressisti" per sfuggire al loro passato, così come fanno le persone quando dichiarano fallimento.