Tra venti monti innevati, l'unica cosa immobile era l'occhio del merlo.
L'intolleranza nei confronti di un'altra religione è tolleranza in se stessa se paragonata all'intollerante rispetto dell'arte dell'altra gente.
In una pensione di montagna andrebbe, nella sala da pranzo scenderebbe, i quattro abeti di ramo in ramo, senza scuoterne la neve fresca, dal tavolino accanto alla finestra guarderebbe.
Anche l'aver scalato l'Everest diventa banale e quindi noioso. Una montagna è stimolante solo prima che venga affrontata.
La montagna più alta rimane sempre dentro di noi.
La montagna è oltrepassata, adesso sarà più facile andare avanti.
Le montagne dovrebbero avere dei buchi, per vedere l'altra parte. Osservando il panorama attraverso queste aperture, risparmieremmo delle scalate considerevoli.
Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.
Non si può pervenire in cima alla montagna senza passare per vie difficili e scoscese; non giungere alla virtù senza che costi assai sforzi e fatiche. Ignorare la strada che s'ha a prendere, mettersi in cammino senza guida, é un volersi smarrire, un mettersi in pericolo della vita.
Mentre il mio spirito se ne va in macchina lungo il mare su strade sterrate rognose più tossiche di un sigaro scadente e mentre continuo ad andare solo e spensierato le case dei ricchi su in alto sembrano folli, annebbiate e atterrite sulle cime delle piatte montagne.
Non esistono proprie montagne, si sa, esistono però proprie esperienze. Sulle montagne possono salirci molti altri, ma nessuno potrà mai invadere le esperienze che sono e rimangono nostre.
Ho imparato così tanto da voi, Uomini... Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.