Il gioco degli scacchi è il gioco che conferisce più onore all'intelletto umano.
La storia non è che un quadro di delitti e sventure.
La più grande politica è essere onesti.
Un detto saggio non prova niente.
I piaceri sensuali passano e svaniscono in un batter d'occhio, ma l'amicizia tra noi, la reciproca confidenza, le delizie del cuore, l'incantesimo dell'anima, queste cose non periscono, non possono essere distrutte. Ti amerò fino alla morte.
Ci sono molti galantuomini che darebbero fuoco a una casa se non avessero altro modo per cuocersi la cena.
L'uomo mite e passivo può giocare in modo brillante sfogando la sua aggressività sulla scacchiera; al contrario, l'uomo aggressivo può trovare una compensazione in un gioco tranquillo.
Il gioco degli scacchi è una contesa tra due uomini che si presta particolarmente bene a esprimere quei conflitti che sono collegati all'aggressività.
Voler giocare contro sé stesso, costituisce negli scacchi un paradosso, come voler saltare sopra la propria ombra.
L'unico gioco che appartenga a tutti i popoli e a tutti i tempi e di cui nessuno sa quale iddio l'abbia portato sulla terra per ammazzare la noia, acuire i sensi, avvincere l'anima.
Gli scacchi sono molto più vicini degli altri giochi all'arte e alla scienza.
Mentre non tutti gli artisti sono giocatori di scacchi, tutti i giocatori di scacchi sono artisti.
Gli scacchi sono il più cospicuo spreco di intelligenza umana che si possa riscontrare al di fuori di un'agenzia di pubblicità.
Chi non conosce gli scacchi è forse portato a vedere in questo gioco un'attività noiosa, adatta a eccentrici sfaccendati o a persone anziane: a gente che possegga, in ogni caso, una gran dose di pazienza e una notevole quantità di tempo da perdere.
Qualche spiritoso ha detto che gli scacchi sono troppo difficili per essere un gioco e troppo facili per essere una scienza.