Io sono timida. Una timida estroversa.
Il cinema era la mia ossessione, ma è grazie ad esso che sono riuscito a farmi degli amici.
Faccio il duro, ma sono un tenerone. In realtà sono molto timido.
La terra è come la donna: non vuole si sia con essa né timidi né brutali.
La timidezza in me diventa goffaggine.
Esse dentro a' dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme nascose, le quali quanto più di forza abbian che le palesi coloro il sanno che l'hanno provate.
La timidezza naturale degli esseri umani, che vede soltanto un lato d'ogni cosa, li fa, con la prima impressione, propendere verso il timore e l'esagerata cautela.
Sono timidissimo, le ho prese anche dai Quaccheri.
Ero un bambino calmo e timido. Ero molto più felice quando giocavo con i miei giocattoli da solo di quando stavo assieme agli altri.
Ho l'impressione che la gente sia frustrata per il fatto che non sono un tipo impegnato. La verità è che sono timido.
L'anima deve aprirsi all'invasione di ciò che le è estraneo, rinunciare a difendersi, favorire il nemico, affinché il nostro essere autentico sorga e si mostri, non come una fragile costruzione protetta dalla nostra timidezza, ma come la nostra rocca, il nostro granito incorruttibile.