È difficile essere patrioti quando lo stomaco è vuoto.
Vero patriottismo non è quello che solo nello occasioni grandi e solenni si scuote, si scalmana e rodomonteggia; ma sì quello che cotidianamente, ordinatamente, instancabilmente, procaccia il bene comune, e di ciò non si vanta.
Colui che ama il proprio paese rispetta quello degli altri.
Il cristianesimo e il socialismo internazionale sono forze insignificanti, se paragonati al patriottismo. Hitler e Mussolini riuscirono a conquistare il potere soprattutto perché intuirono questa verità, che i loro nemici non capivano.
Che cos'è mai il patriottismo, se non la vostra convinzione che un paese è superiore a tutti gli altri per il semplice fatto che ci siete nati voi?
Se la guerra è una cosa orribile, il patriottismo non sarebbe l'idea-madre che la tiene in vita?
"Patriottismo", secondo me, significa attaccamento ad un luogo particolare e ad un certo modo di vivere, che si reputa essere il migliore al mondo, senza volerlo imporre ad altri. Il patriottismo è per sua natura difensivo, sia militarmente sia culturalmente.
Il patriottismo è l'ultimo rifugio di un briccone.
Ciò che nello sciovinismo non è simpatico non è tanto l'avversione per le altre nazioni quanto l'amore per la propria.
Il patriottismo è, fondamentalmente, la convinzione che un particolare paese è il migliore del mondo perché ci siete nati.
Il patriottismo è quando l'amore per la tua gente viene per primo; nazionalismo quando l'odio per quelli non della tua gente viene per primo.