Il centro dell'intelligenza non sta nel cervello, ma in fondo al cuore.
Può venir meno persino l'amore per sé stessi, non mai l'egoismo, e anche quello a causa di questo.
L'amicizia è un rapporto che si basa sulla simpatia e si costruisce su un sottinteso accordo di reciproco rispetto e di reciproca utilità. Nel momento in cui tale reciprocità si spezza, si spezza anche l'amicizia.
L'amore è soltanto un rifugio, la vera salvezza sta nella morte.
Il primo amore non si scorda mai, specie quando coincide con l'ultimo.
Come sarebbe limitata la vita se avesse un senso.
Più si è intelligenti, più si scopre che ci sono uomini originali. La gente comune non trova differenze tra gli uomini.
C'è gente che parla per riempire il vuoto della sua intelligenza.
Vedi di non chiamare intelligenti solo quelli che la pensano come te.
Non serve a niente essere intelligenti. Sarebbe meglio essere biondi e belli.
Come faccio ad essere sicuro della mia intelligenza se tutti gli imbecilli che conosco sono sicuri della loro.
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
Una persona non è superiore perché è più intelligente, ma perché sa come usare la sua intelligenza.
Il dubbio, la memoria, la consapevolezza conseguente all'errore e perfino il riposo sono funzioni di vario genere, ma tutte tipiche dell'intelligenza.
Gli uomini intelligenti non possono essere dei buoni mariti, per la semplice ragione che non si sposano.
Non è più misero uso della intelligenza che di spenderla tutta in mettere a nudo e schernire la stupidezza altrui.