Il calcio rimarrà sempre uno sport per undici persone.
Lo sport promuove contatti e relazioni con persone che provengono da culture e ambienti diversi, ci abitua a vivere accogliendo le differenze, a fare di esse un'occasione preziosa di reciproco arricchimento e scoperta.
Ci sono solo tre sport: il combattimento dei tori, le gare automobilistiche e l'alpinismo. Il resto sono semplici giochi.
Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna, e la sua assenza non potrà mai essere compensata.
Tutti gli sport devono essere trattati sulla base dell'uguaglianza.
Lo sport è un ambiente in cui tutto è più facile, sia per le donne che per la gente di colore. Nella vita normale è piuttosto difficile.
Gli atleti fanno parte della comunità. Devono essere dediti a ciò che fanno. Passano attraverso un sacco di cime e valli. E compiono molta formazione nelle loro carriere. E' una lotta, a volte molto drammatica.
Quando un uomo vuole ammazzare una tigre, lo chiama sport; quando è la tigre a volerlo ammazzare, la chiama ferocia.
Ci sono delle compensazioni nel diventare vecchi. Una di queste è la realizzazione che essere sportivi non è del tutto necessario. È un grande sollievo raggiungere questo stadio della saggezza.
Le distinzioni razziali non devono avere alcun ruolo nello sport.
È d'uso universale negli sport come negli affari e in politica un linguaggio da monta taurina: "Quello è uno con gli attributi", quell'altro ha "i cosiddetti", meglio se "con le palle quadre".