L'odio è la nostra protesta contro l'«impossibilità» d'amore.
L'uomo è capace di umanità, lo voglia o no. È capace di essere figlio di Dio con pieno consenso o contro la sua volontà. È capace di accettare se stesso o respingersi.
Tutto ciò che esiste, esiste per l'amore, e se l'amore non si rivela in tutte le cose, è soltanto perché noi non vogliamo vedercelo. L'amore, è l'unica possibilità.
La pace esige il lavoro più eroico e il sacrificio più difficile. Richiede maggiore eroismo della guerra. Esige una maggiore fedeltà alla verità e una purezza molto più grande della propria coscienza.
Il dono della coscienza è una benedizione di Dio, ma può convertirsi in maledizione se noi non vogliamo che sia benedizione.
La migliore, l'unica maniera per conservare l'amore, è darlo.
Bisogna volere bene come se un giorno si dovesse arrivare a odiare.
Chi ha conosciuto i propri accessi di odio contro se stesso, come fa a meravigliarsi dell'odio altrui?
Dio mio se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l'arrivo del sole.
Vi sono uomini il cui odio per la schiavitù è più forte di ogni altra cosa, tranne che per lo schiavo stesso.
Quanti si ritengono miserevoli odiano tenacemente quelli che vorrebbero attrarli nella cerchia dei felici.
Quando odiamo un uomo, odiamo nella sua immagine qualche cosa che sta dentro di noi. Ciò che non è in noi non ci mette agitazione.
Il male è concepire miserie sempre maggiori, assecondando il bisogno incessante dell'uomo di esigere vendetta per il suo odio.
L'odio è la catena più grave insieme e più abietta, con la quale l'uomo possa legarsi all'uomo.
Odiare le persone a causa del loro colore è sbagliato. E non importa quale colore susciti l'odio. E' semplicemente sbagliato.
È uno de' vantaggi di questo mondo, quello di poter odiare ed esser odiati, senza conoscersi.