Lasci una luce accesa, perché anche se torneremo con gli occhi accesi di allegria, saremo accecati dai fumi dell'alcol!
"A rifletterci bene, i migliori sono sempre allegri." È molto meglio essere allegri, ed è anche il segno di qualche cosa: è come avere l'immortalità mentre si è ancora vivi. Una cosa complicata.
Credo che scappino da me le cose allegre.
Il segreto della mia comicità? La ribellione di fronte all'angoscia, alla tristezza e alla malinconia della vita.
Godo di quell'allegria che non rende gli amici vergognosi l'uno dell'altro, l'indomani.
Il fado non è né allegro né triste, è la stanchezza dell'anima forte, l'occhiata di disprezzo del Portogallo a quel Dio cui ha creduto e che poi l'ha abbandonato: nel fado gli dei ritornano, legittimi e lontani.
Il possedere un carattere allegro è sicuramente la più grande fortuna che ci possa essere concessa.
Questa fiaccola rappresenti la carità la quale deve illuminare, rallegrare, non soltanto coloro che mi sono più cari, ma tutti coloro che sono nella casa, senza eccettuar nessuno.
Cenerai bene da me, mio Fabullo, se dio vorrà, uno di questi giorni: basta che porti una cena abbondante, squisita, dove non manchi una splendida ragazza e vino e sale e ogni allegria. Ripeto che così cenerai bene da me: ora la borsa di Catullo non ha che ragnatele.
Non c'è che la mancanza di libertà a darti certe ventate di allegria.
La variopinta allegrezza della città capitale e residenza imperiale si nutriva molto chiaramente ‐ mio padre l'aveva detto tante volte ‐ del tragico amore dei paesi della Corona per l'Austria: tragico, perché eternamente non ricambiato.