Il futuro appartiene alle persone che sprigionano le idee.
Marketing è il modo in cui i vostri addetti rispondono al telefono, l'impaginazione delle vostre fatture e la vostra politica sui recessi.
Un artista è qualcuno che usa coraggio, intuizione, creatività e sfacciataggine per sfidare lo status quo. E un artista prende tutto sul personale (proprio tutto: il prodotto, il processo che l'ha creato e le reazioni delle persone con cui cerca di entrare in contatto).
Se per ottenere il meglio da noi stessi abbiamo bisogno di essere motivati da altri, significa che stiamo cedendo a qualcun altro la nostra autonomia e la nostra responsabilità.
Le idee che si diffondono hanno maggiori probabilità di avere successo rispetto a quelle che non si diffondono.
Internet mobile è il massimo della stramberia, perché oltre all'estrema individualizzazione (solo io), si aggiungono le dimensioni tempo (lo voglio adesso o non lo voglio mai) e luogo (lo voglio o non lo voglio qui).
La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore. Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno. L'unico motivo per cui la gente vuole essere padrona del futuro è per cambiare il passato.
È vero che certe persone possono predire il futuro o comunicare coi defunti? E dopo la morte, è ancora possibile fare la doccia?
Nemmeno nel Ventiduesimo secolo era ancora stato scoperto il sistema per evitare che scienziati di una certa età e di idee retrograde occupassero posizioni amministrative d'importanza capitale.
Il presente è qualcosa che ci lega. Il futuro ce lo creiamo nella nostra immaginazione. Solo il passato è pura realtà.
Più di tutto mi ricordo il futuro.
Il mondo è pieno di gente la cui nozione di un soddisfacente futuro è, nei fatti, un ritorno ad un passato idealizzato.
L'ho percorso in lungo e in largo, il futuro. Ci ho passato la metà del mio tempo. È sempre identico, dappertutto. Ogni periodo è uguale all'altro. Proprio uguale. Le stesse, vecchie menate con auto più veloci e aria più fetente.
Il cambiamento è il processo col quale il futuro invade le nostre vite.
Tante battaglie affrontate negli anni, eppure nessuna di esse è stata come questa. Siamo destinati a distruggerci l'un l'altro o possiamo cambiare ciò che siamo e unirci... il futuro è davvero già scritto.
Il passato ci appartiene, ma noi non apparteniamo al passato: noi siamo del presente. Costruiamo il futuro, ma non siamo del futuro.