La luna, rana d'oro del cielo.
Solo te posso amare, Russia, mio dolce paese che hai gioia breve e violenta nelle sonore canzoni di primavera sui prati.
O Russia, terra color lampone e azzurro caduto nel fiume, amo fino alla gioia, fino al tormento la tua tristezza di lago.
Voglio vivere, vivere, vivere Ditemi che fare per amor del cielo E io qualunque cosa farò Pur di stormire nel giardino dei viventi.
Eccola, questa sciocca felicità Con le sue finestre bianche spalancate sull'orto! Sopra lo stagno, uguale a un cigno purpureo Naviga silenzioso il tramonto.
Teneramente malato di memorie infantili/ Sogno la nebbia e l'umido delle sere d'aprile.
Lunedì vuol dire Luna; Martedì, Marte; Mercoledì, Mercurio; Giovedì, Giove; Venerdì, Venere; Sabato, Saturno; Domenica, Sole.
Le stelle intorno alla bella luna celano il volto luminoso quando, al suo colmo, più risplende sopra la terra.
Io considero sempre la luna come l'occhio stesso di Dio che mi inviti in tono serio d'avvertimento: «Vieni, vieni nella dimora del tuo Padre celeste».
La luna è come la libertà: sta in cielo e in fondo al pozzo.
Un uomo sulla luna non sarà mai interessante quanto una donna sotto il sole.
Magnifica desolazione.
Solo lo scienziato è vero poeta ci dà la luna, ci promette le stelle, ci farà un nuovo universo se sarà il caso.
Com'è difficile parlare della luna! È così scema la luna. Dev'essere proprio il culo quello che ci fa sempre vedere.
La luna nello scempiato alone non è che un occhio, tutto mangiato dalle mosche, che emana lume di lutto.