Se volete evitare il timore, pensate che bisogna temere ogni cosa.
Se uno non vuole morire, non vuole vivere: la vita ci è stata data con la condizione della morte; noi avanziamo verso di essa.
Il giorno che temiamo come ultimo è soltanto il nostro compleanno per l'eternità.
L'ora del destino varia da uomo a uomo, ma non tralascia nessuno: l'animo stia all'erta, senza mai temere l'inevitabile, aspettandosi sempre l'incerto.
Comportati con il tuo inferiore come vorresti che il tuo superiore agisse con te.
Moriamo ogni giorno: ogni giorno ci viene tolta una parte della vita e anche quando ancora cresciamo, la vita decresce.
Se temiamo qualcuno, ne consegue che riconosciamo a costui un potere su di noi.
Certe cose proprio per questo sono meno da temere, perché fanno molta paura. Nessun male è grande se è l'ultimo.
Molti deve temere chi è temuto da molti.
Chi può tutto deve tutto temere.
Quel che temiamo più di ogni cosa, ha una proterva tendenza a succedere realmente.
Il timore di perdere la persona a cui tieni di più non dovrebbe indurti a rinunciare all'amore. Perché guardi a destra e a sinistra prima di attraversare la strada? Per paura di essere investita. Eppure, continui ad attraversare la strada!
L'uomo timoroso si definisce cauto, quello ignobile, parsimonioso.
Tutte le volte che ti trovi in angustie, ciò è perché tu ti dimentichi della natura; crei infatti a te stesso timori e desideri che non hanno limite.
Non rinunciare a cogliere una rosa per timore che una spina ti punga.