Donandosi si riceve, dimenticando se stessi ci si ritrova.
Guardate l'umiltà di Dio, e aprite davanti a Lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi, perché Egli vi esalti. Nulla, dunque, di voi tenete per voi, affinché vi accolga tutti Colui che a voi si dà tutto.
Ciò che mi sembrava amaro, mi fu cambiato in dolcezza d'anima e di corpo.
Badate alla vostra dignità, fratelli sacerdoti, e siate santi perché egli è santo.
Fai attenzione a come pensi e a come parli, perché può trasformarsi nella profezia della tua vita.
Un beneficio rinfacciato vale quanto un'offesa.
L'allievo Tse Kung chiese: Esiste una parola che possa esser la norma di tutta una vita? Il maestro rispose: Questa parola è 'reciprocità'. E cioè, non comportarti con gli altri come non vuoi che gli altri si comportino con te.
Non si deve rimpiangere il tempo impiegato a far del bene.
Il modo migliore per iniziare la giornata è, appena ci si sveglia, riflettere se nella giornata che ci attende non si voglia apportare una gioia almeno ad una persona.
Siamo qui sulla terra a fare del bene agli altri. Cosa ci stiano a fare gli altri, non lo so.
Mi piace pensare che li sto aiutando, odiandoli. Gli ricordo che non sono un dono di Dio all'umanità.
Per trattare te stesso, usa la testa; per trattare gli altri, usa il cuore.
La liberalità non ha fondo.
La nostra luminosità non provenga da trucchi o effetti speciali, ma dal nostro farci prossimo di chi incontriamo ferito lungo il cammino, con amore, con tenerezza.
Non mi aspetto di passare attraverso questa vita che una volta sola. Se dunque ci può essere qualche gentilezza o qualche cosa buona che io possa fare per qualsiasi altro essere, lasciate che la faccia ora... dato che non passerò di nuovo per questo cammino.