Sono gli ingiusti quelli che dormono meglio, perché se ne fregano.— Romain Gary
Sono gli ingiusti quelli che dormono meglio, perché se ne fregano.
Se non esistesse il cuore dell'uomo, non ci sarebbe disperazione sulla terra.
Le donne sono vulnerabili al sussurro dell'anima e l'arte della seduzione è fatta di delicatezza.
Bisogna trovarsi in uno stato di equilibrio perfetto per non lasciarsi squilibrare dagli squilibri.
La mia ignoranza è finita verso i tre o i quattro anni e certe volte ne sento la mancanza.
Non si può sempre far ricadere ogni cosa sulla società. Ci sono momenti in cui si è carogne per conto proprio.
Il peccato peggiore verso le nostre care creature non è quello di odiarle, ma di essergli completamente indifferenti: questa è l'essenza dell'inumanità.
Se si considerano a fondo le cose, l'infermità e la bruttezza accettate con altera indifferenza, anziché contraddire la grandezza, l'affermano e la provano.
I tre predominanti stati egoici nelle relazioni sono: il desiderio, il desiderio non soddisfatto (rabbia, risentimento, recriminazione, lamentela) e l'indifferenza.
C'è in me un orribile vuoto, un'indifferenza che mi fa star male.
La maggior parte dei parlamentari, uomini politici, avvocati, ministri e alti burocrati, servono lo stato soprattutto con la testa; e, dal momento che raramente essi fanno distinzioni di tipo morale, hanno la stessa probabilità, senza volerlo, di servire Dio e il diavolo.
Il connotato del morto è l'impassibilità: l'ignoranza e la dimenticanza o facilità a dimenticare, riducono noi vivi, per la quasi totalità delle esperienze (o relazioni) possibili, a una impassibilità analoga.
La globalizzazione dell'indifferenza ci rende tutti "innominati", responsabili senza nome e senza volto.
Ciò che si perde senza saperlo non è una perdita.
Quando vi chiudete nella vostra stanza ad alimentare la rabbia, lo sdegno o l'indifferenza, come ho fatto io per tanti anni, il mondo e i suoi problemi vi sembrano impossibili da affrontare.
Diffida dell'uomo a cui piace tutto, di quello che odia tutto e, ancora di più, di colui che è indifferente a tutto.