La vera pornografia è l'esercizio del potere.
Essere attore porno è un vero lavoro, fare l'amore per otto ore è impossibile per un comune mortale. C'è bisogno di talento, ma anche di tecnica.
Ho sempre ritenuto che, nella vita, bisogna fare qualcosa per vivere: io l'ho trovato ed in più mi da piacere quello che faccio e quindi non posso che ritenermi fortunato.
Certo un grande sesso per essere attore porno aiuta, perché è visivo. Un grande Rocco Siffredi con un piccolo sesso, non sarebbe stato possibile.
Sono attratto dalle donne che hanno una forte personalità, che mettono l'essere sexy in secondo piano. Ce ne sono tante in politica che più sento parlare più trovo eccitanti.
Quello che mi piace è fare sesso vero: in un film hard non puoi solo recitare perché diventerebbe banale, pornografico nel senso assoluto del termine, una vera e propria presa per il culo, tanto quanto il politico che ti raggira raccontandoti cavolate.
Il potere non è altro che la capacità di predire, con la massima precisione, i comportamenti altrui.
La struttura primordiale del potere, il suo cuore e il suo nucleo, si è spinta all'assurdo e giace in frantumi. Il potere è più grande ma anche più fuggevole che mai. Tutti sopravviveranno o nessuno.
Vuoi rendere impossibile per chiunque opprimere un suo simile? Allora, assicurati che nessuno possa possedere il potere.
Quando il potere non si sente controllato, inevitabilmente marcisce.
Del potere si abusa facilmente, quando non sia congiunto alla pietà.
Il potere censura solo le battute che riesce a capire.
La stabilità è l'obiettivo naturale per ogni espressione di potere politico ed è una finalità indispensabile per una nazione che ha conosciuto cinquanta anni fa le conseguenze nefaste di un periodo di estrema debolezza governativa, crisaiola e poco concludente.
Il potere vestito d'umana sembianza ormai ti considera morto abbastanza e già volge lo sguardo a spiar le intenzioni degli umili, degli straccioni.
Vedi, metto tra i denti la cosa che mi può uccidere, ma non gli do il potere di farlo.
Tale è la natura del potere che anche coloro i quali, pur non cercandolo, vi sono stati costretti, tendono ad acquisirne il gusto, a desiderarne di più.