Le grandi fedi, per affermarsi, hanno bisogno di grandi persecuzioni.
Niente allevia le nostre sofferenze come quelle dei nostri amici.
L'avaro spende lo stretto necessario: il prodigo, tutto il superfluo.
Gli elettori dovrebbero scegliere i loro rappresentanti tra coloro che non si candidano.
L'amicizia, più che intimità, è rispetto.
La vita è una maestra che apparentemente improvvisa le sue lezioni, che può bocciare i bravi e promuovere gli incapaci. In realtà, tutto predispone, e i suoi giudizi non sono mai avventati. Se tali sembrano è perché essa risponde a un provveditore di cui nessuno conosce i disegni.
Gli uomini si stancano non tanto di non fare le cose che vogliono fare quando di fare le cose che non vogliono fare.
L'intolleranza non produce che ipocriti o ribelli: quale funesta alternativa!
Se estendiamo una tolleranza illimitata anche nei confronti di chi è intollerante, se non siamo preparati a difendere una società tollerante contro l'assalto degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con loro.
Se la molteplicità delle religioni nuoce a uno Stato, è unicamente perché l'una non vuole tollerare l'altra, ma assorbirla avvalendosi delle persecuzioni.
Nessuna qualità umana è più intollerabile che l'intolleranza.
Molte grandi idee si sono perse perché le persone che le hanno avute non potevano sopportare di venire derise.
Ciò che i puritani hanno dato al mondo non erano pensieri, ma azioni.
L'intolleranza [...] è qualcosa che genera le guerre, i pogromi, le crocefissioni ed i linciaggi. È qualcosa che spinge gli uomini ad esser crudeli verso i bambini ed anche fra loro.
Sono fortemente a favore dell'uso di gas velenosi contro tribù non civilizzate.
Io sono un po' intollerante e gli uomini un po' troppo importuni.