Chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni.
Le scuole dei filosofi sono come le comete: una testa brillante seguita da una coda di detriti.
L'ateismo non è una fede, e non fa opera di sconversione. Rivendica soltanto, cristianamente, di poter dare alla ragione ciò che è della ragione. E non dimentica, volterrianamente, che bisogna coltivare anche il proprio giardino, e non soltanto quello dell'Eden.
Non tutte le domande sono sensate, e non tutte le domande sensate ammettono risposta: questo insegna la logica contemporanea.
Gli scienziati non sono certo contrari alla filosofia, ma sono contrari a certa filosofia: quella che non sa parlar né chiaro né corretto, che non conosce che se stessa, che puzza di truffa intellettuale, e che troppo spesso finisce in Gloria come tutti i salmi.
Il gusto non si potrebbe egli definire il risultato della dottrina delle proporzioni nella geometria dello spirito?
Non esiste altro mondo fuorché il mondo spirituale. Quello che noi chiamiamo mondo sensibili è il Male del mondo spirituale.
Tacere del tutto è più facile che evitare le intemperanze del discorrere, come è più facile stare chiuso in casa che sapersi convenientemente controllare fuori casa. Perciò colui che vuole giungere alla spiritualità interiore, deve, insieme con Gesù, ritirarsi dalla gente.
Il progresso spirituale interiore non dipende dalle condizioni esterne; quanto dal modo in cui reagiamo ad esse: è sempre stato questo il verdetto definitivo dell'esperienza spirituale.
Tutti gli spirituali sono sorpassati, non vi è nessuna differenza tra maghi e preti, ci si rende altrettanto spregevoli a consultare gli uni quanto a rispettare gli altri.
La differenza fra religione e spiritualità? La prima incomincia dove finisce l'altra.
La cosiddetta buona società riconosce il valore di pregi d'ogni specie, tranne quelli spirituali: anzi questi sono contrabbando.
Quanto più si è spiritualmente dotati, tanto più accade di scoprire uomini originali. La gente comune non fa differenza tra un uomo e un altro.
La spiritualità, per una come me che non crede in Dio, all'anima, all'aldilà, sta nella capacità di amare e comprendere gli altri, uomini e animali "di non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te".