La saggezza non è nulla se non conduce alla felicità.
Per mettere in chiaro i veri princìpi della morale, gli uomini non hanno bisogno né di teologia, né di rivelazione, né di divinità: hanno bisogno solamente del buon senso.
Ignoranza e paura, ecco i due sostegni di tutte le religioni. L'incertezza in cui l'uomo si trova in rapporto al proprio Dio è precisamente il motivo che lo tiene aggrappato alla sua religione.
La superstizione assorbe quasi sempre le attenzioni, l'ammirazione e le finanze dei popoli. Essi hanno una religione molto costosa; ma non hanno denaro, né istruzione, né virtù, né felicità.
Se Dio è dappertutto, è anche in me, agisce con me, sbaglia con me, offende Dio con me, combatte con me l'esistenza di Dio.
In breve, chiunque accetterà di consultare il buon senso sulle credenze religiose, si accorgerà facilmente che tali credenze non hanno alcun solido fondamento; che ogni religione è un castello in aria.
La paura è la fonte principale di superstizione e di crudeltà. Vincere la paura è l'inizio della saggezza.
Il primo passo per la saggezza è porre in discussione ogni cosa - e l'ultimo è venire a patti con ogni cosa.
Non diventare mai troppo grande per fare domande. Non diventare mai troppo sapiente per conoscere qualcosa di nuovo.
La saggezza dei proverbi sta nel contraddirsi.
Con l'invecchiare si diventa più pazzi e più savi.
La saggezza del mondo insegna che è cosa migliore per la reputazione fallire in modo convenzionale, anziché riuscire in modo anticonvenzionale.
È tanto difficile ai ricchi di acquistare saggezza, quanto ai saggi di acquistare ricchezza.
Non il conoscere a grandi linee le cose remote Dall'uso, oscuro e sottile, ma conoscere Ciò che ci sta davanti nella vita quotidiana, È la prima saggezza.
Sapere di sapere quel che si sa e sapere che non si sa quel che non si sa: ecco la saggezza.
Il metodo migliore per arrivare alla saggezza è imitarla.