Di solito il braccio della morte si chiama l'ultimo miglio. Il nostro lo chiamavamo miglio verde.
Il cimitero era un vastissimo campo recintato, ai piedi dei bastioni della città. Le lapidi parevano poche per quello spazio; si notavano più fitte soltanto nel tratto di verde dove cadeva l'ombra del muro di cinta.
Da per tutto, come una corrente viva, un fiume della montagna, scendeva l'aria nuova, l'ossigeno esalava dalle piante verdi. Lo potevi vedere fremere in un'alta marea di cristallo. L'ossigeno puro, vergine, verde, freddo ossigeno, trasformava la valle in un delta di fiume.
Non esiste la Natura, né quella dei Padri della Chiesa, né quella di Darwin, né quella del calzaturificio Valleverde, né quella del Mulino Bianco: esisti tu, pirla!
Tatiana è l'amica mia grassa, tarmente grassa che si se veste de bianco ce fanno sopra i murales.
Di' ai tuoi compagni di Miami, e al tuo amico, che sarà un piacere. Io un comunista lo ammazzo anche gratis, ma per la carta verde di residenza, sarei anche disposto a sotterrarlo.
Perché Weasley è il nostro re, ogni due ne manca tre; Weasley è nato in un bidon, ha la testa nel pallon, così noi cantiam perché; perché Weasley è il nostro re.
Verdi giardinetti, chiare piazzole, fonte verdognola dove l'acqua sogna, dove l'acqua muta finisce sulla pietra. Le foglie d'un verde vizzo, quasi nere dell'acacia, il vento di settembre le bacia, e alcune si porta via gialle, secche, giocando, tra la bianca polvere della terra.
Oh! guardati, mio signore, dalla gelosia: è il mostro dagli occhi verdi che schernisce la carne di cui si nutre.
Quando se n'è arrivata la prof di Mate già mi stavo incazzata come un cobra! Quella mi fa: "Sabbrina facciamo i logaritmi!". Ma io ci ho detto: "Ohhhhh... I logaritmi me li faccio a casa col Tantum Verde, quando ci ho le placche!"