Incontro ad ogni passo indulgenza o intolleranza, senso di giustizia, no.
La sicurezza di sé, quando la si ostenta in ogni atto, è un segno infallibile d'incertezza interiore.
Più duro ad accettare del riconoscimento della propria mediocrità è solo quello della propria bassezza d'animo: il primo ci suggerisce una certa pietà, l'altro ci forza al disprezzo di noi stessi.
Chi non ha lottato corpo a corpo, qualche giorno o qualche notte, con la propria incipiente follia?
Quando un uomo è entrato nella zona estrema della disperazione, niente più nella sua vita è casuale.
Gli infermi sono alla mercé di tutti, con in mano un'arma sola, il ricatto della pietà.
Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi.
La bellezza è il ponte unico che ci collega con l'infinito. È apparsa per frenare l'intollerabilità del male umano e del suo lamento nella porzione di Essere che ci limita e opprime.
Non diventare così tollerante da tollerare l'intolleranza.
Per conoscere la religione di una persona non dobbiamo ascoltare la fede che dice di professare, ma dobbiamo trovare il suo tipo di intolleranza.
La razza umana non può sopportare troppa realtà.
Quando gli uomini sono molto felici non tollerano la musica che non conoscono.
Se estendiamo una tolleranza illimitata anche nei confronti di chi è intollerante, se non siamo preparati a difendere una società tollerante contro l'assalto degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con loro.
Gli uomini si stancano non tanto di non fare le cose che vogliono fare quando di fare le cose che non vogliono fare.
La nostra epoca è ormai da tempo intollerabile se la consideriamo come un tutto; soltanto là dove riusciamo a coglierla come frammento essa diventa sopportabile.
La Scrittura ci insegna che non solo Dio tollerava tutti gli altri popoli, ma ne aveva una cura paterna: e noi osiamo essere intolleranti!