I cani vivono con te, i gatti sono a pensione da te.
Tutti abbiamo incontrato lo sguardo di qualcuno e sentito una specie di "riconoscimento" che avrebbe potuto essere l'inizio di un amicizia. Ma poi le luci cambiano, il treno parte, la folla fa ressa tutto intorno... e non sapremo mai.
Il bambino canta ancora prima di parlare, balla ancora prima di camminare. La musica è nei nostri cuori sin dall'inizio.
Il genere umano è attratto dai cani perché sono così simili all'uomo; affezionati, confusi, facilmente delusi, avidi di divertimento, grati per ogni gentilezza e per la minima attenzione.
Il problema del dividere il proprio letto coi gatti è che loro preferirebbero dormire su di te invece che vicino a te.
Ogni volta che si guarda con attenzione un animale, si ha l'impressione di vederci dentro un uomo che si fa beffe di noi.
Agli animali non si può fare premura: se si vogliono studiare le oche selvatiche bisogna vivere con loro, e, se si vuol vivere con loro, bisogna adattarsi al loro ritmo; e se madre natura non vi ha dotato di una benedetta pigrizia non ci riuscirete assolutamente.
Una cretinata tutta particolare dei filosofastri di oggi è che essi danno per certo che gli animali non hanno un Io, mentre loro, evidentemente, ne avrebbero uno.
È giunta l'ora di porre fine in Europa alla concezione ebraica della natura, almeno riguardo agli animali, e di riconoscere, risparmiare e rispettare in quanto tale l'eterna essenza, che, come in noi, vive anche in tutti gli animali.
Si deve all'animale non pietà, ma giustizia.
Subito all'inizio della Genesi è scritto che Dio creò l'uomo per affidargli il dominio sugli uccelli, i pesci e gli animali. Naturalmente la Genesi è stata redatta da un uomo, non da un cavallo.
Tutte le torture, i patimenti, i terrori inflitti agli animali appartengono legittimamente al dolore infinito della storia e ne modificano il senso, se ne abbia uno.
Si allevino soltanto quegli animali che possano veramente vivere nelle circostanze che offrite loro, e che non si limitino a una lenta morte.
L'etimologia in disaccordo con la logica. Chiamiamo animali gli esseri viventi ai quali neghiamo la proprietà di un'anima.
Vorrei essere un cane, una scimmia, o un orso, o tutto tranne quell'animale vanitoso, che è così orgoglioso d'essere razionale.