Intelligente è chi trova difficile quello che agli altri sembra facile.
Non c'è vittoria spirituale che non sia necessario ogni giorno vincere di nuovo.
La personalità di questi tempi è la somma di ciò che fa colpo sugli stupidi.
L'uomo a volte dispera con dignità, ma è raro che speri con intelligenza.
Autentico scrittore non è chi, in un incontro casuale, ci tiene una concione con voce esotica da commensale stravagante, ma chi ci interpella con la stessa voce con cui parliamo a noi stessi nella nostra solitudine.
Basta un briciolo di perspicacia per diffidare delle proprie idee senza per questo affidarsi alle idee altrui.
L'intelligenza di una folla è uguale all'intelligenza del più stupido dei presenti, divisa per il totale dei presenti.
Magnifico fare il pazzo, se si è intelligenti.
Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.
Coloro che possiedono il dono dell'intelligenza sono in verità i più sciocchi: è piuttosto evidente, basta osservare la storia.
L'intelligenza fa pensare. La credenza fa agire.
Intelligenza è la capacità di evitare di fare un lavoro, ottenendo tuttavia di trovarlo finito.
Nessuno è abbastanza intelligente per dimostrare a un cretino che è un cretino.
Si è così profondi, ormai, che non si vede più niente. A forza di andare in profondità, si è sprofondati. Soltanto l'intelligenza, l'intelligenza che è anche «leggerezza», che sa essere «leggera», può sperare di risalire alla superficialità, alla banalità.
Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti.
L'intelligenza è in sé stessa un'esagerazione e distrugge l'armonia di ogni volto.