La vita è un male a cui il sonno dà sollievo per otto ore al giorno.
Vi sono due cose a cui si deve fare l'abitudine, se non si vuole trovare insopportabile l'esistenza: mi riferisco alle ingiurie del tempo e alle ingiurie degli uomini.
Bisogna riconoscere che, per essere felici in questo mondo, ci sono delle facoltà dell'anima che bisogna interamente paralizzare.
Imparando a conoscere i mali della natura, si disprezza la morte; imparando a conoscere quelli della società, si disprezza la vita.
L'amore, così come si pratica nella società, non è altro che lo scambio di due fantasie e il contatto di due epidermidi.
La natura ha voluto che le illusioni esistessero per i savi come per i pazzi, affinché i primi, con la loro saggezza, non fossero troppo infelici.
Quando vado a dormire la notte io dimentico tutto di quel giorno. Ogni giorno è un nuovo giorno per me.
Si dica ciò che si vuole! Il momento più felice di chi è felice è quando si addormenta, come il momento più infelice di chi è infelice è quando si risveglia.
Io generalmente non sento niente fino a mezzogiorno; poi è ora del mio sonnellino.
Il sonno, e tutto quello che induce il sonno ecc., è per se stesso piacevole... Non c'è maggior piacere (né maggior felicità) nella vita, che il non sentirla.
E mi domandavo stupito come mai, come mai qualcuno potesse fantasticare d'inquieti sonni, per coloro che dormivano in quella terra tranquilla.
Che è il sonno, se non l'immagine della gelida morte.
Russare è sorbire rumorosamente minestra di sogni.
La buona comunicazione è stimolante quanto il caffè nero e rende altrettanto difficile il prendere sonno poi.
Dormire dove sia stato un fuoco gagliardo non è cosa buona.
Tra i monti viola dorme Napoli bianco vestita, Ischia sul mare fluttua Come nube purpurea; La neve tra i crepacci Sta come studio candido di cigni; Il nero Vesuvio leva il capo Cinto di rossi riccioli.