Lunga ed impervia è la strada che dall'inferno si snoda verso la luce.
Io dico che queste mura sono strane: prima le odi, poi ci fai l'abitudine, e se passa abbastanza tempo non riesci più a farne a meno: sei istituzionalizzato. È la tua vita che vogliono, ed è la tua vita che si prendono. La parte che conta almeno.
A volte per tirare un colpo vincente bisogna arretrare, ma se arretri troppo non combatti più.
Se c'è una magia nella boxe è la magia di combattere battaglie al di là di ogni sopportazione, al di là di costole incrinate, reni fatti a pezzi e retine distaccate. È la magia di rischiare tutto per realizzare un sogno che nessuno vede tranne te.
Una volta Hemingway ha detto: "Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso". Condivido la seconda parte.
Quando le cose ti vanno bene, non essere superbo; quando ti vanno male, non avvilirti.
In tempi di disperazione la gente crede a quello che vuole credere e noi abbiamo creato quello a cui volevano credere.
La partenza, non meno del ritorno, appare impossibile al disperato.
È sperare la cosa più difficile. La cosa più facile è disperare, ed è la grande tentazione.
Essere allegri non significa necessariamente essere felici, talvolta si ha voglia di ridere e scherzare per non sentire che dentro si ha voglia di piangere.
Si lascia andare la disperazione, e si crea lo spazio necessario alla capacità di accettare. Non dobbiamo mai arrenderci ma solo accogliere. Accettiamo e riconosciamo la nostra paura, ma agiamo sempre e comunque, altrimenti non impareremo mai a nuotare.
Il contrario della speranza è la disperazione, la resa totale. L'unico peccato per il quale non c'è perdono, né in terra né in cielo.
Solo un uomo che ha sentito la disperazione finale è capace di sentire la beatitudine finale.
Nella tempesta più forte, c'è sempre un uccello per rassicurarci. È l'uccello sconosciuto. Canta prima di volare.
Soltanto un giocatore disperato tenta il tutto per tutto.