L'uomo risponde della propria ignoranza.
Vivere: nel vivere non c'è alcuna felicità. Vivere: portare il proprio io dolente per il mondo. Ma essere, essere è felicità. Essere: trasformarsi in una fontana, in una vasca di pietra, nella quale l'universo cade come una tiepida pioggia.
L'erotismo è come il ballo: c'è sempre uno che conduce l'altro.
La velocità è la forma di estasi che la rivoluzione tecnologica ha regalato all'uomo.
Non si sa mai che cosa volere, perché, vivendo una sola vita, non possiamo né paragonarla con le precedenti, né migliorarla in quelle a venire.
La vera bontà dell'uomo si può manifestare in tutta purezza e libertà solo nei confronti di chi non rappresenta alcuna forza.
Gli analfabeti devono sempre dettare.
L'ignoranza è madre della felicità e beatitudine sensuale.
L'ignoranza non deve impoverirsi con il sapere. Per ogni risposta deve saltare fuori, lontano e apparentemente non in rapporto con essa una domanda che prima dormiva appiattata. Chi ha molte risposte deve avere ancor più domande.
Religione: una figlia della Speranza e della Paura, che spiega all'Ignoranza la natura dell'Ignoto.
Gli ignoranti dall'esteriorità giudicano l'interiorità.
Il razzismo nasce dall'ignoranza più bassa; è sui bambini che bisogna agire, e soprattutto a scuola. L'ho capito tardi che la scuola è essenziale; ringrazio i miei genitori che hanno insistito perché prendessi il diploma superiore.
Tutto il nostro sapere ci porta più vicini alla nostra ignoranza. Dov'è la saggezza che abbiamo perso con la conoscenza?
L'ignoranza è la madre delle tradizioni.
In tv non si parla mai di quello che accade nei Paesi appena entrati a far parte dell'Europa unita, così si avalla una generale ignoranza, mentre ci sarebbe tanto da dire.
Mio padre, ch'era un brav'uomo, mi diceva: "Non perdere la tua ignoranza, non potrai mai sostituirla".