Per definizione, la passione è eccesso.
Solitudine: dolce assenza di sguardi.
La battaglia dell'uomo contro il potere è la battaglia della memoria contro l'oblio della dimenticanza.
Se tutti gli uomini avessero la possibilità di uccidere clandestinamente e a distanza, l'umanità sparirebbe in qualche minuto.
Civetteria è una promessa di coito non garantita.
Essere coraggiosi nella solitudine, senza testimoni, senza il premio di un consenso, soli davanti a sé stessi, richiede un grande coraggio e una grande forza.
Niente è interessante quanto la passione, perché tutto lì è imprevisto, e colui che agisce è anche quello che subisce. Niente è piatto quanto l'amore-gusto dove tutto è calcolo come in tutti gli affari prosaici della vita.
La sregolatezza delle passioni è a tutta colpa di chi le lascia sfrenate ed indomabili.
Diffidate degli uomini che non hanno passioni.
Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa!
Tutto ha un limite, anche le passioni umane.
Io credo che chi non ha provato l'ansia dell'attesa, i lunghi tormenti del desiderio insoddisfatto, la paura di perdere la propria donna, i dubbi dell'assenza, non possa dire fino a quale altezza sappia giungere la passione.
È il colmo della follia riproporsi la soppressione delle passioni. Questo è il bel progetto del devoto, che si tormenta come un forsennato per non desiderare nulla, non amare nulla, non sentire nulla, e che finirebbe per diventare un vero e proprio mostro se riuscisse a realizzarlo!
Come la pioggia entra in una casa mal coperta, così la passione penetra in una mente non abituata alla meditazione. Come una casa ben coperta rimane asciutta, così la passione non penetra nella mente che medita.
Non si trionfa che sulla passione che non si ha o che non si ha più. O ancora: possiamo vincere le passioni che noi possediamo, ma cediamo a quelle che ci posseggono.
La passione è la fortuna più grande che ti possa capitare.