I giorni d'autunno non raccontano storie, propongono visioni.
Sottrazioni, e assenze, non lasciano scampo, segnano la vita, tracciano il sentiero, decidono il destino, indicano il futuro.
Amore e alcol ci fanno credere di contare qualcosa. Invece non contiamo nulla, perciò non si dovrebbe mai andare oltre i primi quattro incontri d'amore, così come non si dovrebbero superare i primi quattro bicchieri.
Il futuro è un tempo nel quale dorme l'ignoto. Non vorrei che quell'ignoto mi tirasse lo sgambetto perciò non tengo sogni nel cassetto.
Se non è allenato alla sconfitta, educato a perdere, corazzato al dolore, in pratica se non ha palle, cominciano i guai.
Indietro si può tornare evitando prima di andare avanti.
Tu sei come la rondine che torna in primavera. Ma in autunno riparte; e tu non hai quest'arte.
L'autunno ti conquista con questo, il suo muto appello alla simpatia per il suo decadimento.
Un libro di poesie è un autunno morto: i versi son le foglie nere sulla bianca terra, e la voce che li legge è il soffio del vento che li affonda nei cuori intime distanze.
Esiste un ottimo defogliante amico dell'ambiente: l'autunno.
Meglio un istante ad aprile che tutto un lungo mese in autunno.
In autunno, il dubbio è nel posto giusto. Il mondo sembra deperire un po', giusto per fare una prova.
Autunno, stagione sleale.
Le foglie secche preparano la tisana dell'autunno.
L'autunno è un andante grazioso e malinconico che prepara mirabilmente il solenne adagio dell'inverno.
Val più un istante in aprile che tutto un lungo mese in autunno.