La medicina crea persone malate, la matematica persone tristi e la teologia peccatori.— Martin Lutero
La medicina crea persone malate, la matematica persone tristi e la teologia peccatori.
Nelle ragazze la loquacità è sempre molto brutta.
Non può esserci animo cattivo dove cantano gli amici.
Chi non è bello a vent'anni, forte a trenta, saggio a quaranta, ricco a cinquanta, non può sperare di diventarlo in seguito.
Chi non ama vino, donna e canzone per tutta la vita rimane un buffone.
Fino ai quarant'anni l'uomo è folle; quando poi inizia a riconoscere la sua follia, la vita è già passata.
Conduco una vita ispirata il più possibile all'equilibrio: mangio poco e bene. Per il resto, penso positivo: lo considero la medicina più efficace.
Bisogna essere nati per il proprio medico, altrimenti si perisce a causa del proprio medico.
La medicina è un tema universale. Io ho scoperto in prima persona quanto sia importante prendersi cura di sé, rimettere a fuoco se stessi, la malattia è come una sfocatura. Un buon medico permette di ritrovarsi, di parlare con se stessi e con il proprio corpo.
I medici sono i più felici tra gli uomini: la rinomanza proclama i loro successi e la terra ricopre i loro errori.
La medicina deve trasformarsi nell'arte di vivere.
Non è bene, per un medico, ammettere che non si sente bene.
Il medico esercita su di me un doppio effetto dal quale non so difendermi: mi spaventa e non mi rassicura. Se mi dice: "Lei ha la tal malattia", gli credo. Se mi dice: "La guarirò", non gli credo più.
È privilegio esclusivo dei medici uccidere un uomo e restare impuniti.
Il grande vantaggio dei medici e' che quando commettono un errore lo sotterrano subito.
La medicina è l'arte di accompagnare con parole greche al sepolcro.